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L’ attuale Amministrazione del Comune di Pescara continua a manifestare la palese incompetenza nella gestione delle opere e fondi pubblici. Questa volta parliamo del progetto di recupero urbano del quartiere 3 della Città di Pescara, relativo alla realizzazione di due palazzine ERP, ad edilizia sovvenzionata, con area di pertinenza, in Via Tronto angolo Via Tavo. Un progetto finanziato nell’ambito del programma urbano denominato “Contratto di Quartiere”, per quasi 12 milioni di euro. Lavori iniziati, come sempre, quasi venti anni fa, nel 2006 e in seguito, nel 2013, revocati a seguito di controversie insorte tra il Comune e la ditta appaltatrice dei lavori. Poi riavviati con un secondo appalto aggiudicato nel 2018 e di nuovo interrotti, nel 2021, sempre per controversie nate tra il Comune e la ditta affidataria dei lavori. Insomma, una telenovela che come sempre finisce con l’abbandono delle opere già realizzate, per diversi milioni di euro, come documentato dal sopralluogo effettuato il 25.02.2025, dalla ASL, con tanto di foto che attestano come le palazzine siano diventate, nel corso degli ultimi anni, un ricettacolo di immondizia di qualsiasi genere e un rifugio per senza tetto e tossicodipendenti, con ristagni di acqua sulle fondazioni, tale da far considerare il sito un pericolo, sotto il profilo igienico – sanitario e strutturale, per la pubblica incolumità. La ASL, insomma, chiede al Comune di Pescara di emettere una ordinanza nei confronti del proprietario dell’immobile, in questo caso l’Ater, per bonificare subito l’area e il Comune è costretto, dietro un verbale di somma urgenza, ad approvare lavori, con Delibera di Giunta n. 148 del 11.03.2025, per oltre 130 mila finalizzati a ripulire e mettere in sicurezza l’area delibera che diventerà un debito fuori bilancio da far approvare in Consiglio comunale!!. Ma la cosa diventa ancora più grave se pensiamo che il Comune già il 13.04.2023 era stato avvertito dai residenti della zona della problematica relativa all’abbandono incontrollato del sito, con diverse segnalazioni e lo stesso fu costretto ad intervenire, con dei primi lavori di bonifica pari a oltre 31 mila euro. Ma come si sa il lupo perde il pelo e non il vizio e l’area è stata di nuovo abbandonata senza controllo per anni e oggi siamo arrivati a spendere oltre 150 mila euro totali per bonificare il degrado nell’area.

Quindi se consideriamo i lavori della “Città della Musica” iniziati per circa 3 milioni e poi abbandonati solo nel 2025, quando il Comune si è accorto che esisteva, dopo 5 anni, il Piano Stralcio Difesa Alluvioni – P.S.D.A., poi la Sentenza del Tribunale Ordinario di Pescara che rileva l’inadempienza del Comune di Pescara a gestire la problematica dell’inquinamento acustico nella zona tra Via Cesare Battisti, Piazza Muzii, Via Clemente De Cesaris, Via Giuseppe Mazzini, Via Piave e Via Carlo Poerio, condannando lo stesso Comune a versare ai ricorrenti quasi 400 mila euro, poi recuperati dai fondi destinati alla manutenzione delle strade e del verde e infine gli oltre 150 mila euro che il Comune ha stanziato per bonificare l’area oggetto dei lavori di realizzazione degli alloggi ERP , non v’è chi non veda che la cattiva amministrazione di questa Giunta di centro destra sta portando a delle spese folli che potevano essere benissimo evitate e magari recuperare fondi per non innalzare i costi della mensa scolastica che sta facendo tanto discutere in questi giorni per cui, giustamente, monta la rabbia dei genitori . Insomma quasi 4 milioni di euro che potevano essere risparmiati e non sprecati ed avere così le risorse in abbondanza per non aumentare le tariffe della mensa scolastica . 

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