L’8 maggio dalle ore 18,00, nel Foyer del teatro Marrucino, con l’organizzazione del circolo Arci Fictio e con quella del Comune di Chieti, nell’ambito del cartellone di “Chieti, città che legge” – “Iniziative del Patto Comunale per la lettura”, sarà presentato alla città “Cultura è cittadinanza. Esperienze, pratiche e futuri possibili. Conversazione con Paolo Di Paolo” (edito da Donzelli), ovvero l’ultimo libro di Ledo Prato, Presidente dell’associazione romana Mecenate 90, da anni radicata nei territori per dare voce e progettualità soprattutto ai comuni cosiddetti “intermedi”.
Studi, indagini socio-economiche e culturali in tante e diverse realtà italiane hanno condotto, grazie alla squadra di ricercatrici e ricercatori dell’Associazione, alla proposta, su vari livelli istituzionali e ministeriali, di progetti di rigenerazione urbana, di conservazione e valorizzazione di patrimoni artistici e archeologici, di strumenti efficaci di progettazione e riconfigurazione delle città sulla base dello studio scientifico di bisogni, aspirazioni e desideri di tessuti sociali sempre più fragili e vulnerabili. Ma che continuano a resistere sperimentando forme inedite di partecipazione dal basso e di partenariati tra il pubblico e il privato – a fronte della spoliazione progressiva delle risorse a beneficio degli enti locali.
Mecenate 90, nel 2023, ha svolto queste indagini anche a Chieti, coinvolgendo associazioni, forze culturali, istituzionali e di categoria, che costituiscono la linfa vitale della nostra città. Soggettività che vanno costantemente ascoltate anche attraverso spazi di discussione pubblica.
Giovedì 8, a partire dal libro “Cultura è cittadinanza”, sarà l’occasione per avviare un dibattito sul futuro della cultura in un mondo sempre più complesso e drammaticamente in crisi. Un confronto sulla cultura come strumento di cittadinanza ampia, sugli spazi di azione possibile a Chieti, che deve aprirsi sempre più a una riconfigurazione quotidiana delle sue funzioni e delle sue vocazioni. Il tutto tenendo conto di un contesto urbano più ampio, segnato da continui cambiamenti, problemi, lacerazioni, disomogeneità, ma anche da opportunità troppo spesso celate.
«L’umanità è segnata da divisioni e ingiustizie. Tutto ci sembra difficile, la speranza rischia di affievolirsi. Dobbiamo ricordare che cultura è libertà, è pace e può aiutarci a superare le diseguaglianze, il razzismo, l’egoismo. Per questo i regimi autoritari perseguitano gli artisti. La cultura mette al centro la persona. Non può farlo da sola, ha bisogno della politica. Se non è così, allora è retorica e il resto non conta». Ledo Prato.
Vi aspettiamo, con la preziosa collaborazione della Libreria De Luca e il patrocinio del Comune di Chieti. In dialogo con l’autore, insieme a tutti i partecipanti, il dott. Cesare Di Martino (direttore amministrativo Teatro Marrucino Chieti); prof. Alberto Ulisse (Dipartimento di Architettura Università D’Annunzio); dott.ssa Maria Di Iorio, Presidente Associazione Mnemosyne – Rete MUSA. Modererà il presidente Ass. Arci Fictio e consigliere comunale Edoardo Raimondi.