Nella mattina odierna, presso il Polo Pescarese dell’Università “G. D’Annunzio”, il Prefetto Ferdani ha preso parte alla Tavola Rotonda conclusiva della II edizione del progetto “Economia, Finanza e Impresa: Le Istituzioni incontrano gli studenti sui grandi temi economico-finanziari”, dal titolo “Educazione Finanziaria ed Economia del Territorio”.
L’evento, che ha visto partecipare gli alunni del Liceo Marconi, del Liceo Mibe, del Liceo D’Ascanio, dell’ITC Acerbo insieme al Sindaco di Pescara Avv. Carlo Masci, al Rettore ed al Prorettore dell’Università “G. D’Annunzio”, al Direttore della Sede Regionale della Banca d’Italia con la Direttrice della filiale provinciale, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ed ai rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, ha costituito l’epilogo di numerosi incontri tenuti nelle aule scolastiche negli ultimi mesi, a cura di qualificati esperti del settore economico-finanziario.
Nell’ambito di tale percorso sono stati approfonditi argomenti in continua evoluzione tra i quali “Il sistema economico europeo”, “L’evoluzione degli strumenti di pagamento- Pagamenti elettronici e strumenti di prevenzione delle frodi”, “Principio di solidarietà e dovere tributario: concorrere alla spesa pubblica per il pagamento delle imposte”.
Il fattore comune di tutti gli appuntamenti, caratterizzati da un metodo dialogico e coinvolgente che ha reso i ragazzi protagonisti assoluti dell’iniziativa, è stato quello di incentivare il loro livello di alfabetizzazione finanziaria, nell’ottica di favorire una conoscenza condivisa e consapevole della materia.
Rafforzare dette competenze, infatti, significa promuovere una cittadinanza attiva e responsabile tra i giovani nella realtà quotidiana, ormai globalizzata e resa sempre più veloce dalla diffusione delle nuove tecnologie (informazioni sul web, sui social network, app di messaggistica).
Alta resta l’attenzione della Prefettura di Pescara sul mondo degli adolescenti, nella duplice direzione di stimolare il loro senso critico ed intercettare ogni forma di disagio veicolando un messaggio di concreta vicinanza delle Autorità alle esigenze di una età vulnerabile ma sempre ricca di potenzialità per garantire una maggiore coesione nella vita di comunità.