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“Alle 22:00, (sabato 1 novembre) a Pescara, Corso Manthonè, ho cercato di fermare due ragazzetti che correvano con un t-max come criminali, e che, giunti a un metro da me, sparavano due colpi di pistola in aria, probabilmente a salve. Solo per fatalità non hanno investito e ammazzato persone che passeggiavano, tra cui le mie figlie piccole. Da tempo rappresento la necessità che le istituzioni intervengano, anche condividendo azioni sul territorio con la partecipazione di volontari della società civile. Urgono misure ferme e pratiche, non solo coercitive, ma anche socio pedagogiche. Abbiamo necessità di presidiare il territorio e di trasmettere esempio e giudizio. Mi ero imposto un periodo di riposo dalla attività politica: credo stia per terminare”.

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