Programmazione, sostantivo spesso abusato nel mondo del calcio. Il presidente Daniele Sebastiani sembra voglia fare le cose per bene e da quest’anno, magari per far fronte alla congiuntura economica o per esigenze interne al club, ha deciso di affidarsi ad una progettualità sostanziale.
Tradotto, il Pescara, a prescindere dalla durata dei contratti con ds e allenatore, vuole intraprendere una strada finora inesplorata: giovani, ma anche giovanissimi, da prendere e crescere (compito di Pavone in primis ma anche di Repetto), maggiore disciplina nel gruppo (il “sergente” Baroni è pronto) e gestione finanziaria parsimoniosa.
L’obiettivo di questa complessa strategia? “Tornare dove eravamo (Serie A, ndc) in tre anni”, spiega il presidente, che aggiunge: “Questo non vuol dire che non possiamo riuscirci prima, d’altronde con Zeman mica pensavamo alla promozione in estate”.
Che sia davvero cambiato il vento in riva all’Adriatico?
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Mah stesse parole di sempre, sempre il solito discorso sui giovani e sul “progetto” di 3 anni. Facciamoci il segno della croce.