Sossio Aruta non vuole arrendersi

Sossio Aruta non vuole arrendersi

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A Pescara non lasciò un grande ricordo, ma la sua storia è raccontare. Sossio Aruta, soprannominato il Re Leone: forse non tutti ricorderanno questo attaccante, arrivato nella stagione 97/98 in riva all’Adriatico, dove collezionò 19 presenze e soli 3 gol. Voi vi chiederete perché sarebbe da raccontare la sua storia? All’età di 43 anni il bomber di Castellammare di Stabia continua a giocare a calcio perché il pallone è la sua passione ed ha ancora la stessa voglia di qualche anno fa. Sulle sue spalle 329 reti tra professionisti e dilettanti. Il tetto massimo della sua carriera lo tocca proprio con la maglia del Pescara e forse per la giovane età ed un carattere troppo “forte” non è riuscito ad esplodere nel calcio che conta. Ma poco importa al Re Leone, passato alla ribalta delle cronache per la sua partecipazione di qualche anno fa nel reality Campioni, con la squadra allenata dal vulcanico Ciccio Graziani. Da quell’esperienza Aruta ha deciso di stabilirsi nella cittadina romagnola di Cervia dove da otto anni vive con la moglie Rossella e i suoi tre figli e gioca regolarmente nei campionati dilettantistici, tra Eccellenza e Promozione. Dopo le esperienze con le squadre romagnole nel 2009 l’esperienza nel campionato di San Marino con la squadra del Tre Fiori con cui vince il campionato e disputa i preliminari di Champions League all’età – pensate – di 39 anni, vincendo anche la coppa di San Marino e la classifica cannonieri con 24 reti.

Ma non è finita qua la carriera di Aruta, perché dal mese di Dicembre scorso è tornato in Abruzzo e non per una semplice vacanza, ma per giocare con la squadra dell’Hatria in Promozione girone A. Una storia davvero singolare, anche perché vivere a Cervia e allenarsi ad Atri per chiunque sarebbe una pazzia, tranne che per lui che tre volte a settimana prende il treno Freccia Bianca da Rimini e viene ad allenarsi e giocare regolarmente la domenica. “Quest’anno avevo iniziato la stagione al Real Miramare in Emilia, dove avevo già giocato qualche anno fa vincendo il campionato di seconda categoria. Dopo il cambio di allenatore non ero più contento dello spazio e della considerazione che il nuovo mister aveva di me, quindi a dicembre ho chiesto di svincolarmi ed ho chiesto ad un mio ex procuratore e grande conoscitore di calcio, Carlo Pomes, se qualche squadra avesse bisogno di un attaccante. Ed eccomi qua a 43 anni suonati per cercare l’ennesimo miracolo calcistico. Qui ho trovato un ambiente molto bello e sereno, dove tutti mi hanno accolto benissimo; la classifica non ci sorride molto perchè siamo ultimi a 15 punti, ma con la vittoria di domenica, con un mio gol, stiamo cercando di avvicinarci alla zona play out. L’obiettivo è quello di salvarci e sono molto contento di aver accettato questa nuova sfida.”

Non male lo score di Sossio Aruta che in quattro partite giocate ha messo a segno già tre reti: “Il 5 gennaio ho giocato la mia prima partita contro la maglia dell’Hatria contro il Fontanelle ma non è andata molto bene perchè abbiamo perso. Dopo gli anni passati a giocare in Emilia Romagna ho notato la differenza perchè qui è un calcio più fisico e su ogni campo è una battaglia. Insomma sono tornato alle origini, visto che sono del sud e ho giocato sempre in campionati molto caldi dove si lotta per 90 minuti.” Il ricordo di Pescara è rimasto indelebile nel cuore di Sossio Aruta: “Tornare a Pescara è stato bellissimo perchè è una città che ti rimane dentro. Purtroppo quando sono arrivato qualche anno fa, calcisticamente non è andata bene anche perchè ero giovane ed ho fatto qualche errore di troppo. Però posso solo ringraziare la Pescara Calcio che mi ha permesso di giocare in serie B, contro squadre blasonate e su campi bellissimi, e spero che torni al più presto in serie A.” 

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