Giovanissimi Nazionali, una stagione fra luci ed ombre

Giovanissimi Nazionali, una stagione fra luci ed ombre

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Giovanissimi


Con il pareggio interno per 2-2 rimediato contro l’Aprilia è terminata la stagione dei Giovanissimi Nazionali che concludono il campionato all’ottavo posto in classifica con 40 punti ottenuti con 12 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte con 42 gol segnati e 32 subiti. Dopo un girone d’andata ad alti livelli, i biancazzurri non hanno saputo confermarsi nella seconda parte del campionato ed hanno mancato l’accesso ai play-off, pur dimostrando di essere un gruppo con grandi potenzialità.

Per la guida tecnica dei Giovanissimi per la stagione 2013/2014 viene confermato Mister Mancini. I biancazzurri iniziano il campionato in maniera pressoché perfetta con tre vittorie nelle prime tre giornate: la squadra si impone per 4-0 sul Castel Rigone, vince il derby contro la Virtus Lanciano per 5-1 e atterra anche i marchigiani dell’Ascoli per 1-0. Dopo la grande partenza però la compagine dannunziana subisce due sconfitte consecutive contro Frosinone e Lazio, formazione tra le più forti del campionato. Dopo questo breve stop però, il Pescara ritrova l’efficacia d’inizio stagione ed ottiene quattro successi consecutivi (contro Latina, Ternana, L’Aquila e Chieti) segnando 13 reti e subendone appena 3. I ragazzi di Mancini però non riescono a dar seguito alla serie positiva e nelle successive tre partite contro Perugia, Roma e Teramo raccolgono appena un punto (frutto del pareggio a reti bianche contro i capitolini). Il girone di andata si chiude con un ritorno al successo sul campo dell’Aprilia. Al giro di boa, il Pescara, contro ogni pronostico della vigilia, è quarto in classifica con 25 punti conquistati (con una media di quasi due punti a gara).

Dopo la sosta natalizia, i dannunziani riprendono come avevano concluso, ottenendo una nuova vittoria sul campo del Castel Rigone per 3-0. Nella seconda giornata di ritorno, il Pescara affronta la Virtus Lanciano ma il rigore di D’Angelo non basta a bissare il successo dell’andata: la gara termina 1-1. Successivamente gli adriatici vivono una fase incostante contrassegnata da tre successi casalinghi consecutivi (contro Frosinone, Latina, L’Aquila) e tre passi insuccessi consecutivi in trasferta (contro Ascoli, Lazio e Ternana). La squadra, pur accumulando buoni risultati, non riesce a riconfermare quanto fatto vedere nel girone d’andata e si allontana dalle posizioni di vertice a vantaggio di Ascoli e Ternana. Il treno play-off però sfuma definitivamente con la sconfitta per 2-0 rimediata contro il Perugia, diretta concorrente. Nelle ultime tre giornate la squadra porta a casa soltanto un punto, perdendo contro Roma e Teramo e dividendosi la posta in palio nell’ultima giornata contro L’Aprilia.

Si conclude così un campionato che, seppur positivo nel complesso, lascia un po’ l’amaro in bocca per non essere riusciti a raggiungere i play-off e confermare lo straordinario girone d’andata. La stagione ha proposto molti talenti interessanti – tra i quali il terzino Di Matteo, il difensore Ferrini, il regista D’Angelo, il centrocampista Marcelli e la punta Tine – e nel complesso ha visto consolidarsi un gruppo che potrebbe regalare grandi sorprese nel futuro prossimo del Pescara.

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