Entro mercoledì si farà il quadro della situazione ed entro il fine settimana si conoscerà il nome del nuovo tecnico biancazzurro: sono giorni di grande fermento in casa Pescara.
Con Zeman che resta il primo nella lista dei desiderata (il figlio Karel, a mezzo social, però ha pubblicato un cuore rossoblù: è un indizio del no certo al Pescara?), Baroni e Nicola sembrano scendere nella hit parade biancazzurra. La corsa, ormai, sembra ristretta, ZZ permettendo, a due nomi: Marco Giampaolo e Bepi Pillon, nonostante qualcuno rilanci l’idea Calori (segnatamente il Corriere dello Sport). Sul primo si è detto e scritto copiosamente in questi giorni, il secondo piace a Pavone per la sua personalità ed il suo modo di concepire il calcio. Liberatosi dal Carpi, dove ha fatto un buon lavoro rilanciando le sue quotazioni nella “borsa” del calcio, ha avuto un contatto telefonico con i Direttori biancazzurri e a Milano, in sede di risoluzione delle comproprietà, dovrebbe avere un incontro live lontano da occhi indiscreti.
Circa gli stranieri, è vero che nella stanza dei bottoni si è valutata anche una candidatura estera. Oltre al figlio di Lucescu, anche un nome a sorpresa del passato pescarese è stato proposto, secondo fonti di FP.TV, ipotesi fascinosa ma non molto credibile. Si tratta di Baka Sliskovic, che avrebbe fornito la propria piena disponibilità a misurarsi nel campionato italiano in una piazza nella quale da calciatore ha vissuto momenti esaltanti. Conosce bene lingua e piazza, è fautore del 4-3-3 ma applica anche il 4-2-3-1 ed ha grandi motivazioni. Sarebbe una mossa che spiazza, non un salto nel buio anche se persistono perplessità e la pista non risulta percorribile.