La fascia ballerina

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Pescara e il capitano, ovvero la storia di una fascia ballerina. Il simbolo dell’uomo più carismatico di una squadra, la fascia di capitano, in quel di Pescara non trova pace. Eppure questo simbolo è stato indossato grandi campioni (Leo Junior ad esempio) e uomini di spessore umano impareggiabile (Vincenzo Zucchini, la leggenda dal calcio pescarese).

Dal post Sansovini o, se preferite, dal post Zeman, le vicende della fascia di capitano sono state tormentate, ma la cosiddetta “maledizione della fascia” (copyright dei tifosi biancazzurri sul web) aveva già mietuto due vittime, Pomante ed Olivi. Dall’anno in Serie A ad oggi non ha trovato un padrone cambiando una dozzina di uomini. Si era partiti con Cascione, poi esautorato da Stroppa non senza conseguenze (il centrocampista ora al Cesena non la prese affatto bene). La fascia è transitata di braccio in braccio – da D’Agostino a Bocchetti, da Zanon a Sculli – fino ad arrivare nella stagione scorsa ad Antonio Balzano (con Pelizzoli, Zauri e Bocchetti vice in caso di assenza del terzino). Tutti alla fine della stagione che li aveva promossi a capitano hanno fatto la valigia e hanno salutato.

E siamo all’annata agonistica in corso. Si parte con Riccardo Maniero. Scelta impeccabile per attaccamento alla maglia ed anzianità di servizio. Ma, più per responsabilizzare un uomo ritenuto carismatico che non per un impiego ad intermittenza del numero 19, si opta per un nuovo cambio: Roberto Guana è il nuovo capitano, anche con Maniero in campo (ricordate Pescara – Entella?). Ma la “maledizione” di cui sopra incombe e Guana chiude baracca e burattini salutando tutti a metà ottobre. Senza addentrarsi sui motivi dell’addio. Nella gara successiva riparte Maniero con i gradi di capitano, a Bari invece è la volta di Nielsen mentre contro lo Spezia tocca per la prima volta dall’inizio a Politano (con Cosic ad indossare la fascia in corso d’opera con la sostituzione del romano).

E ora? Maniero ha contratto in scadenza a giugno e segnali di rinnovo dal club non arrivano, ma per questa stagione dovrebbe essere il capitano designato in caso di presenza dal 1’ (sempre che Baroni, che da due gare non lo manda in campo nemmeno in corso d’opera, si decida a schierarlo…). Nel futuro sembra esserci un solo candidato: Ledian Memushaj, che ha già dimostrato di possedere le doti di temperamento e carisma per ricoprire il ruolo. L’albanese è in prestito con riscatto obbligatorio, su di lui si può costruire. A meno che…

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