Il Pescara riconquista l’Adriatico e la vittoria (3-0)

Il Pescara riconquista l’Adriatico e la vittoria (3-0)

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La premiata ditta M2, Melchiorri Maniero, e tanto cuore permettono al Pescara battere il Frosinone, che perde la leadership della graduatoria, e di riconquistare il proprio pubblico, toccando al tempo stesso quota 16 punti. Il trionfo per 3-0 è completato da Pasquato, che sul finale di gara timbra il cartellino. 

Fila tutto liscio nonostante un Delfino incerottato per le numerose assenze, ma grinta e spirito di sacrificio hanno permesso di sopperire al meglio le carenze. Non è stato un pomeriggio all’insegna dello spettacolo, ma poco importa. Quel che contava era dare continuità all’exploit di Brescia e, per citare Barone, “rendere quella fiammella un incendio”.

La gara ha inizio dopo aver osservato il minuto di silenzio per onorare la memoria di Lorenzo Costantini con le formazioni annunciate alla vigilia (Bunoza per la prima volta in panchina nei biancazzurri). “Cuore, grinta e maglie sudate: solo così ci conquistate. Meritateci” è lo striscione, diviso in tre parti, che campeggia in Curva Nord, deserta nella parte centrale per i primi 15’ come da comunicato della tifoseria organizzata.

Parte subito bene il Frosinone, facendo capire che il primato non è affatto occasionale. Paganini al 4’ dopo un virtuosismo in area offre un suggerimento solo da spingere in rete, ma Ciofani e Curiale sono in ritardo. I ritmi bassi in avvio favoriscono le caratteristiche della squadra ospite che, sorniona, comanda le operazioni in campo pur senza creare vere insidie dalle parti di Aresti. Al 18’, il Pescara con Maniero sfiora il vantaggio, ma il capitano dopo un controllo problematico calcia a lato da posizione favorevole. Il Delfino cresce alla distanza, in una gara dove l’equilibrio regna sovrano (insieme alla noia). La sensazione è che la gara possa sbloccarsi prevalentemente su palla inattiva, ma le due retroguardie fanno buona guardia sui tandem d’attacco avversari. Schiavi al 29’ libera rischiano l’autogol per non permettere un delizioso assist di Maniero a Politano. Al 37’, da un corner di Politano, Salamon ruba il tempo a tutti ma non a Pigliacelli che con l’aiuto della traversa mantiene immacolata la sua porta. L’ultimo scorcio di primo tempo non regala (strano?) emozioni e le squadre vanno al riposo a reti bianche.

Si riparte dai medesimi 22 che hanno animato la prima frazione di gioco. Maniero al 2’ si produce in una slalom coast to coast, imponendo la chiusura alla retroguardia ciociara che poi si salva grazie ad un super Pigliacelli sul colpo di testa di Pesoli dagli sviluppi del corner successivo. Un minuto dopo la fiammata biancazzurra si completa con un tiro di Politano che sorvola la trasferta. Al 5’ passa il delfino, grazie ad una magia di Melchiorri che si libera con una finta su suggerimento verticale di Zuparic e fredda Pigliacelli. Si rianima il pubblico pescarese, apprezzando non solo il vantaggio ma il piglio gagliardo degli uomini in biancazzurro. Al 10’, Pigliacelli dice no a Maniero su bordata centrale da fuori, il Frosinone sembra allo sbando e gli stessi interpreti dopo 30’ rinnovano il duello, con l’estremo che di piede sbarra la strada alla punta. Il Pescara sciupa un paio di ripartenze potenzialmente letali, mantenendo in corsa un Frosinone che fatica a ritrovare la bussola.

Al 18’ di mestiere Maniero conquista un penalty provvidenziale (contatto dubbio con Russo appena entrato) e dal dischetto il capitano spiazza Pigliacelli per il raddoppio (19’). Al 22’ la terna arbitrale vanifica il tris biancazzurro, griffato da un Maniero in stato di grazia dopo che Zampano e Politano avevano in una manciata di secondi impegnato l’estremo ospite.

Al 34’, Sowe rileva Politano, a corto di fiato, e Pasquato prende il posto di Maniero 2’ dopo. Al 42’, il capolavoro pescarese è completato proprio dall’ex Padova che da fuori area trova l’angolino dove Pigliacelli non può arrivare. Al 44′ c’è spazio anche per Pogba (out Melchiorri). Al 46′, il doppio giallo per Pesoli fa chiudere il match in 10 al Delfino. Si chiude con il Pescara in festa e la tristezza dei mille tifosi ciociari, delusi.

Pescara – Frosinone 3-0

Reti: 5’st Melchiorri (P), 19’st rig. Maniero (P), 42’st Pasquato (P)

Pescara: Aresti, Pucino, Salamon, Pesoli, Grillo, Zampano, Zuparic, Appelt Pires, Politano (34’st Sowe), Maniero (34’st Pasquato),Melchiorri (44’st Pogba). All. Baroni. A disp. Aldegani, Cosic, Bunoza, Selasi, Da Silva,  Torreira.

Frosinone: Pigliacelli, Zanon, Schiavi (10’st Russo), Blanchard, M. Ciofani, Gessa (20’st Carlini), Gori, Gucher (27’st Musacci), Paganini, Curiale, D. Ciofani. All. Stellone. A disp. Zappino, Crivello, Frara, Dionisi, Bertoncine, Altobelli.

Arbitro: sig. Maresca di Napoli, coadiuvato dagli assistenti Segnae Gori (IV uomo: sig. Merchiori di Ferrara).

Ammoniti: Maniero, Appelt Pires, Pesoli (P), Russo (F)

Espulso: 46’st Pesoli (P) per doppia ammonizione

Note: osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Lorenzo Costantini. Congrua presenza di tifosi ospiti, stimata in circa mille unità

 

8 COMMENTS

  1. Più che M2 sarebbe da definire M2o, la musica è cambiata in città ! A parte gli scherzi la città è tutta la sua tifoseria voleva solo una grande prestazione voluta con il cuore e con il carattere ed è bastato solo questo per riconquistare l’anima del pescarese che nonostante tutto sarà sempre vicino e fedele alla squadra. Grandi ragazzi ed un tira fuori gli attributi che se vuoi ce li hai al Mister !

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