Modena – Pescara: storia, statistiche, curiosità e precedenti

Modena – Pescara, tutte le statistiche. Gli emiliani sono diciassettesimi a 15 punti (a pari punti con la Virtus Entella in zona plyout). In stagione gli emiliani hanno sin quì collezionato 3 vittorie (2 in casa), sei pareggi (4 davanti al pubblico amico) e 4 sconfitte (1 tra le mura amiche) con 11 reti incassate e 10 quelle realizzate (6 fatte e 4 incassate al Braglia). Il Modena soffre la prima mezz’ora (quasi il 60% dei gol subiti ad inizio partita) ma colpisce all’ultimo: la metà delle reti siglate sono nei trenta minuti finali di partita. Il bomber degli emiliani è l’ex Cesena ‘El diablo’ Granoche. L’assist – man di Walter Novellino è il centrocampista classe ’93 Schiavone. In 13 partite il Modena ha di media 24’ 15” di possesso palla, i biancazzurri 24’57”. Sono 534,3 i palloni giocati dagli emiliani ad incontro con il 57,6% di passaggi riusciti (548,6 palle giocate con il 63% il Delfino). Il Modena ha il 37,3%  di pericolosità (peggio solo Entella e Vicenza) con 9’ 33” di supremazia territoriale e 11 tiri a partita di cui 3,6 nello specchio. I dannunziani hanno, invece,  il 51,2% di pericolosità (meglio solo il Livorno) con 9’59” di supremazia territoriale e 13 conclusioni di cui 4,9 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete.

Modena – Pescara, tutti i precedenti. Sono 26 i precedenti tra le due compagini, tutti in serie cadetta. Il bilancio è a favore dei canarini: sono 14 le vittorie emiliane (10 in casa), cinque i pareggi (tre in Emilia) e 7 le vittorie biancazzurre (una in trasferta). Il Modena ha realizzato38 gol (21 in Emilia), il Pescara ventisei (7 al Braglia). Il primo incontro risale al lontano primo novembre 1942: in Emilia i padroni di casa si imposero per 5-1, ritorno a reti bianche sul campo di Rampigna. Causa storie calcistiche e posizioni geografiche diverse, le due squadre tornarono ad affrontarsi 33 anni dopo nel campionato di B ‘75/76: all’Adriatico vittoria dei biancazzurri di misura, nel match di ritorno al Braglia successo anche questo di misura dei padroni di casa. La stagione seguente il Pescara di Giancarlo Cadé vinse tra le proprie mura per 2-0 perdendo al ritorno di misura in Emilia centrando però a fine stagione la prima storica promozione in A. Le due squadre così tornarono ad affrontarsi dieci anni dopo sempre nel campionato cadetto: il Pescara del nuovo tecnico Giovanni Galeone perse entrambe le sfide con i canarini conquistando però a fine stagione la seconda promozione in A vincendo il campionato. Le due squadre tornarono faccia a faccia tre anni dopo con al timone del Delfino, dopo l’esonero di Carletto Mazzone, ancora il profeta dell’Adriatico Giovanni Galeone: quell’anno i biancazzurri persero 0-2 all’Adriatico e pareggiarono a reti bianche al ritorno. L’anno successivo i dannunziani vinsero in casa per 3-1 e persero ancora una volta in trasferta 2-0 riuscendo però a tornare in A centrando il secondo posto in campionato. Dopo l’immediata retrocessione, il 18 dicembre 1993 al Braglia finì a reti bianche ma nel match di ritorno festival del gol con vittoria del Delfino per 4-2, a fine stagione il Modena retrocesse in C1. Dopo un decennio, le due squadre si rincontrarono nel campionato di B 2004/05: il Pescara di Simonelli vinse 2-0 in casa e pareggiò a reti bianche nel match di ritorno: a fine stagione la compagine biancazzurra retrocessa fu ripescata in Serie B. La stagione successiva sulla panchina adriatica sedeva Maurizio Sarri: nell’andata al Braglia finì 2-0 per gli emiliani ma nel match di ritorno successo di misura biancazzurro. La stagione successiva due successi per il Modena con il Pescara a fine stagione all’ultimo posto con 25 punti retrocesso. Quattro anni dopo il neopromosso Delfino di Eusebio Di Francesco perse entrambe le sfide con i canarini. L’anno successivo neanche il Pescara di Zeman riuscì a sfatare il tabù del Braglia incappando nella prima sconfitta stagionale perdendo nel finale per 3-2 dopo una partita rocambolesca viziata da alcuni errori arbitrali. Nel match di ritorno successo dei biancazzurri per 3-1 involati poi verso la vittoria del campionato cadetto e la promozione in A. Dopo la stagione deludente in massima serie, il Delfino di Pasquale Marino colse al Braglia la quinta vittoria consecutiva sfatando il tabù del Braglia (prima storica vittoria del Pescara a Modena) grazie al gol partita di Antonino Ragusa, nel match di ritorno il subentrato Cosmi colse un pareggio per 2-2 dopo l’iniziale doppio vantaggio firmato Maniero – Ragusa.

I precedenti