Abodi: “In B, 6 nuovi stadi in 3 anni. Pescara compresa”

Abodi: “In B, 6 nuovi stadi in 3 anni. Pescara compresa”

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Dopo le anticipazioni dei mesi scorsi (leggi qui e qui), l’ipotesi di un nuovo stadio a Pescara  trova conferme anche presso le istituzioni del calcio. E’ proprio il Presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, a parlarne ai microfoni di Sky Sport. “C’ è necessità di andare incontro alle esigenze dei tifosi. E’ un processo che passa per stadi nuovi, campionati credibili e conti dei club in ordine. Bisogna andare incontro alla gente, non arrivano da soli. I club che stanno lavorando agli stadi nuovi sono Varese, Livorno, Lanciano, Pescara, Frosinone, Avellino e Carpi. Sono poche le società che non ne hanno bisogno, dobbiamo svegliarci. Ne vogliamo ristrutturare almeno sei nei prossimi tre anni. Le risorse devono arrivare dal mercato. Noi possiamo solo accompagnarli nelle procedure, dobbiamo dare delle certezze nelle tempistiche. Noi diamo una mano con ‘B futura’, dobbiamo prendere questa progettualità per il verso giusto. Tra tre anni avremo sei nuovi stadi nei nostri progetti”.

A proposito del reperimento di risorse. In questi giorni a Pescara si parla su vari organi di informazione di investitori stranieri interessati a sviluppare i propri affari investendo in città. In particolare, cordate russe stanno adoperandosi avendo come interessi principali  il porto turistico della Società della Camera di commercio e l’aeroporto d’Abruzzo della Regione. Chiaro l’intento da parte dei russi di costituire a Pescara una rete di servizi votata a turismo e trasporti ed alcuni fonte, non confermate, sostengono che alcuni di questi investitori sarebbero coloro interessati anche al Pescara Calcio e alla realizzazione del nuovo stadio, con centro commerciale annesso, e del centro sportivo.

Per quanto concerne il Pescara, non dovrebbe trattarsi di coloro facenti capo alla Gazprom, colosso mondiale e statale dell’energia russa, e all’altra società dell’energia di secondo livello al 51% con capitale privato e che fa riferimento alla Cpbk, una banca di credito cooperativo di Mosca alla quale si appoggiano 200 grandi investitori russi, interessati invece a porto e aeroporto. Si tratterebbe invece di buyers kazaki provenienti da Astana. Secondo queste fonti, l’intermediario sarebbe Daniele Becci, presidente della Camera di commercio

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