Baroni: “Non è stata la mia vittoria o la mia rivincita”

Baroni: “Non è stata la mia vittoria o la mia rivincita”

Torna a parlare il tecnico pescarese dopo Pescara - Catania 1-0

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Tre punti di cuore e sofferenza, tre punti meritatamente conquistati nonostante l’inferiorità numerica e le premesse non troppo positive della vigilia: il Pescara di Marco Baroni è ripartito. L’eurogol di Marco Sansovini – un bolide di rara potenza e precisione al 93’ – riporta il Pescara a ridosso della zona playoff e scaccia i fantasmi dalla panchina di Marco Baroni. Il tecnico alla vigilia si era detto tranquillo, ma è certo che la vittoria conquistata a danno di Maniero e soci rende più salda la sua posizione.

Corsi e ricorsi storici: nell’ultimo match all’Adriatico – si era in Serie A – un capolavoro balistico di Togni in pieno recupero regalò ai biancazzurri l’ultimo acuto interno nella massima serie; nella prima sfida contro i siciliani in Abruzzo dopo di allora, uno straordinario gol dalla distanza del Sindaco oltre il 90′ ha consentito al Pescara di sfatare il tabù casalingo. E a Baroni di continuare la sua avventura a Pescara.

NEL POMERIGGIO IL VIDEO DELLA CONFERENZA. Ora una piccola anticipazione. 

“L’atteggiamento della squadra è quello che fa la differenza, sono ottimista: non che la vittoria possa essere la svolta ma che sia inizio della crescita finale “, dichiara Baroni nella conferenza stampa di inizio settimana. “Non ho rivincite o vittorie personali da consumare, un tecnico deve mantenere equilibrio. La squadra ha capito dove ha sbagliato a Latina, abbiamo reagito nella maniera che mi aspettavo. Credo che la svolta è stata nel dire ai ragazzi di non pensare solo a contenere in inferiorità numerica. Le azioni più nitide le abbiamo avute noi. Volevamo un risultato importante davanti al nostro pubblico. Il gol di Sansovini è stato un premio alla squadra e ai tifosi. Tornerà capitano? Se gioca lo è anche senza fascia. Atteggiamento mentale e atteggiamento tattico vanno di pari passo. Ora dobbiamo pensare ad una trasferta difficile che apre un ciclo di 3 gare in 8 giorni. Queste tre gare, con 2 in casa, possono tracciare una strada non decisiva ma importante. Prima di guardare all’avversario dobbiamo guardare a noi. Rispetto sempre, ma con la consapevolezza delle nostre qualità. “

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