Frosinone – Pescara 2-1, le pagelle dei biancazzurri

Frosinone – Pescara 2-1, le pagelle dei biancazzurri

Debacle pescarese in terra ciociara

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Pescara imbarazzante prima (grottesca la vicenda delle divise da gioco), durante (prestazione per lunghi tratti da censura) e dopo (il tergiversare sul destino del tecnico): Frosinone non è la Caporetto biancazzurra, ma di certo rappresenta una pagina nera della stagione 2014-15

Fiorillo 6 Sulle reti ciociare non ha colpe, nel primo tempo fa il suo.

Zampano 6 Almeno ci mette cuore e polmoni. In fase difensiva ha note lacune, ma è un moto perpetuo, o quasi, in quella offensiva

Salamon 5,5 Da due gare non sembra il gigante insuperabile che per buona parte del campionato ha eretto una diga davanti a Fiorillo

Fornasier 5 Brutto rientro dal 1’. Soffre le punte avversarie ed è scomposto ad inizio ripresa nella circostanza che porta al rigore del Frosinone.

Pucino 5 Impalpabile in entrambe le fasi. Una delusione

Politano 6,5 Predica nel deserto, nonostante una forma precaria. Nel primo tempo è l’unico a cercare di rendersi pericoloso, nel secondo calcia in porta due volte e centra un palo e un gol

Zuparic 5,5 A differenza di altri compagni lotta e non tira indietro la gamba. Ma non basta

Memushaj 5 Spento, poco battagliero e – udite, udite – molle nei contrasti. Periodo di scarsa forma

Bjarnason 5 Confusionario, in perfetta linea con il resto della sua squadra

Melchiorri 5,5 Fa reparto da solo, ma non è Ibrahimovic. L’impegno da parte sua, però, non manca mai

Sansovini 5 Nel marasma generale non lascia il segno. Prima del match avevamo chiesto al tecnico se non fosse il caso di far rifiatare il Sindaco, il campo ha confermato che la nostra domanda non era peregrina

Pettinari 5,5 Cerca di mettere a disposizione della squadra kg e cm, ma il suo ingresso non muta le cose

Brugman 5,5 Viene gettato in campo nonostante fosse febbricitante causa tonsillite (il motivo dell’accantonamento iniziale)

Pasquato s.v.

Baroni 4,5 E’ forse arrivato al capolinea. Oggi la società decide circa il suo destino. Dice di avere la squadra dalla sua parte, ma forse non riesce a trasmetterle la carica giusta e a prepararla tatticamente al meglio.

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