Tanto rumore per nulla

Tanto rumore per nulla

Il tecnico fiorentino esce dall’ombra di Oddo, l’eclissi è durata poche ore

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Tanto tuonò che non piovve. Si continua con Marco Baroni in casa Pescara, la montagna ha partorito il topolino. La sconfitta contro il Frosinone, la seconda consecutiva dopo lo stop interno con il Brescia, lasciava presagire il cambio. Sin dal triplice fischio, sono iniziate a rincorrersi voci (fondate) di un avvicendamento in panchina, con l’ombra di Oddo che si era allungata pericolosamente su Baroni. Nel post gara, in verità, il tecnico era sembrato tranquillo ai microfoni dei giornalisti. Dispiaciuto – certo – per la sconfitta, ma forte del sostegno della squadra (i giocatori a taccuini chiusi e telecamere spente hanno confermato di essere dalla parte del tecnico) e di una situazione di classifica non ancora compromessa.

In realtà Baroni ha rischiato. E molto. Se si fosse deciso sull’onda emotiva del momento sarebbe stato silurato. Nella stanza dei bottoni si stava seriamente pensando di affidarsi al tecnico della Primavera per dare una scossa alla squadra. Anche la maggioranza della tifoseria, soprattutto a mezzo social, chiedeva la testa del tecnico. Una nottata di riflessione e un incontro tra società e allenatore nella mattina di domenica hanno prodotto la decisione ufficiale. Si va avanti con Baroni. Il tecnico fiorentino esce dall’ombra di Oddo, l’eclissi è durata poche ore.

Il club non ha voluto fornire alibi alla squadra – esonerando Baroni si sarebbe trovato il capro espiatorio di una situazione dove il tecnico non è l’unico colpevole – e ha optato per non affidarsi all’inesperto Oddo per non rischiare di bruciarlo. L’ex Campione del Mondo, stimatissimo da Sebastiani e soci, infatti, rappresenta il futuro del Pescara ma con l’obiettivo playoff ancora a portata di mano sarebbe stato un salto nel buio. Avanti con Baroni, sino alla fine salvo clamorosi colpi di scena. Così fanno sapere da via Paolucci. Tanto rumore per nulla, insomma, dopo un sabato nero. L’ennesimo. Adesso però è vietato sbagliare. Con 7 gare a disposizione tutto è ancora possibile, soprattutto per un organico come quello biancazzurro di spessore. Almeno sulla carta. Il campo, in realtà, sta dicendo altro. Squadra molle e vittima di amnesie e delle sue stesse paure. Con una decisione opportuna (benché criticata dagli abbonati), si è optato per chiamare a raccolta i tifosi per la partita con il Modena (curve e distinti laterali ad 1 euro). Serve il calore del tifo pescarese, per 90’ i mugugni possono aspettare. Il tempo dei processi – con la società, oltre al tecnico e alla squadra,  sul banco degli imputati – può ancora attendere. Ma arriverà.

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