Perugia – Pescara, sfida senza rivincita

Perugia – Pescara, sfida senza rivincita

Al triplice fischio solo una delle due squadre riderà

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Perugia – Pescara, ne resterà soltanto una. Dentro o fuori, non c’è appello. Il Pescara ha l’obbligo di vincere per passare il turno, ai padroni di casa basterà non perdere per superare il turno preliminare e continuare la sua avventura nei playoff.  A conclusione della gara regolamentare di 90’, infatti,  in caso di parità si disputeranno i tempi supplementari e in caso di ulteriore parità verrà considerata vincente  e dunque qualificata la squadra in migliore posizione di classifica al termine della regular season (non si effettuano i calci di rigore)

Un solo risultato a disposizione, dunque, per i biancazzurri. Massimo Oddo è carico e crede fortemente nell’impresa. Lo ha fatto capire nella conferenza stampa della vigilia e ha cercato di infondere nei suoi ragazzi la giusta convinzione per andare ad espugnare il Curi.

La gara non si presenta affatto agevole. Il Pescara dovrà attaccare, ma con raziocinio per non prestare il fianco alle letali ripartenze di un Perugia che di certo non darà assalti all’arma bianca dalle parti di Fiorillo sin dal 1’. Probabilmente sarà una sfida tattica, una sorta di partita a scacchi. Ma Oddo non può giocare troppo di strategia, lo scorrere del cronometro giocherà a sfavore dei suoi. Squadra corta, aggressiva e compatta: ciò che chiede il giovane Max è questo. Dal suo canto, l’altro pescarese Camplone potrà anche contare sul fattore ambientale, con la tifoseria umbra pronta a trascinare i biancorossi.

Sul fronte formazione, eccetto l’avvicendamento tra lo squalificato Rossi e Zampano (che andrà a posizionarsi a destra, però, con Pucino sulla corsia mancina), Oddo non cambierà nulla rispetto all’undici che ha battuto il Livorno. L’unico dubbio riguarda le condizioni di Salamon, ma si farà di tutto per averlo in campo sia per le doti da leader sia per la sua prestanza fisica sulle palle inattive (in caso di forfait è pronto Zuparic). Camplone ha qualche dubbio in più, specie dalla cintola in su. Dovrà cercare di dare equilibrio al suo 3-5-2 con interpreti che gli garantiscano la superiorità numerica costante ed il giusto dinamismo nella zona nevralgica del campo, settore nel quale probabilmente si deciderà la sfida. Che non prevede rivincite

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