Oddo: “Le finali si giocano per vincerle, non facendo calcoli”

Oddo: “Le finali si giocano per vincerle, non facendo calcoli”

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Partitissima, – 30 ore o poco più. Torna a parlare Massimo Oddo, per l’ultima volta prima di una gara in questa stagione. Ma è una volta speciale. Domani sera a Bologna con il suo Pescara si gioca la Serie A. E non è ovviamente una partita come le altre.

Bjarnason, come noto, non ci sarà: è stato convocato dall’Islanda per la gara di qualificazione agli Europei contro la Repubblica Ceca in programma il prossimo 12 giugno, e la nazionale guidata da Lars Lagerbäck ha rifiutato la richiesta del Pescara di trattenere il giocatore fino al 9 giugno, giorno della gara contro il Bologna e poi accompagnare con un volo privato, anche molto oneroso e a carico del club biancazzurro,  il calciatore al ritiro islandese. Dunque Oddo dovrà studiare delle alternative. Il tecnico non fa drammi – non può e non vuole – ma l’assenza dell’uomo più in forma peserà parecchio.

Nella conferenza stampa della vigilia si toccano tantissimi temi (nl pomeriggio il video su PescaraSport24). “Per le scelte aspetto la rifinitura,  la stanchezza non credo sia un grosso problema ma si recupera di più a livello mentale.  Bjarnason?  Non avrebbe comunque giocato, lo avevo visto stanco.. “, dichiara Oddo,  glissando con classe sulle polemiche. “Salamon sta bene, i ragazzi sono tutti molto carichi. Avremmo meritato di vincere alla prima, per 70 minuti abbiamo fatto noi la gara. Di certo non siamo stati superiori, andiamo a giocare una finalissima. E le finali si giocano per vincere. Abbiamo dimostrato di sapere e potere fare sempre gol e dunque sono fiducioso. Due punte di ruolo? Ci può stare, ma cambia poco. Pasquato è una punta, ad esempio. Mi aspetto una gara ancora più accorta del Bologna, la loro prima idea sarà quella di non prendere gol e  solo la seconda quella di colpire. Noi dovremo essere compatti e aggressivi. Il Bologna ed il Sio allenatore sono molto esperti,  cercheranno di non subire per poi ripartire in contropiede attaccando gli spazi. Non esiste la partita perfetta, bisognerà sbagliare meno degli avversari ed avere un po ‘ di fortuna”. A Camoranesi tagliò i capelli a Berlino, non c’è Bjarnason: in caso di vittoria cosa farà?  “Me li taglio da solo”, scherza. “Non programmo mai certe cose”.

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