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In vista del big match di sabato tra Bari e Pescara, abbiamo raggiunto telefonicamente Edi Bivi, ex giocatore di entrambe le squadre, per ripercorrere brevemente il suo percorso da giocatore per poi arrivare ad analizzare il campionato di Serie B 2015-2016. Buona lettura con l’esclusiva di PescaraSport24!

 

Bari e Pescara sono state due piazze dove ha giocato. In quale delle due si è trovato meglio?

Mi sono sempre adattato a tutte le squadre dove sono andato a giocare. A Bari e Pescara è impossibile trovarsi male, non solo dal punto di vista calcistico perché obiettivamente sono due società importanti a livello nazionale, ma anche ambientale: le tifoserie sono calde e ti aiutano sia in casa che in trasferta, c’è bella gente, il mare e quindi giocare a calcio diventa ancora più bello.

Passando al campionato odierno di B, Bari e Pescara sabato daranno vita ad un match tutt’altro che prevedibile. Per chi tiferà e chi crede sia la favorita?

In questa partita speciale non credo che tiferò, mi limiterò ad osservare quello che sulla carta sarà un grande incontro. Difficile dire chi sarà la favorita: il campionato di Serie B regala sempre grosse emozioni e sorprese, per cui non nego che sarà una partita da tripla (1X2). Gli episodi saranno decisivi.

Un Pescara che, dopo il KO di Livorno, ha saputo rialzare la testa ed ottenere un successo importante contro il Perugia. Dove può arrivare la squadra di Oddo?

In Serie B, se hai una squadra che segue le idee del proprio allenatore e soprattutto la società lascia il tempo giusto al mister per poter lavorare, puoi benissimo ambire ad arrivare in Serie A o ai Playoff. Il problema sta nelle pressioni che può avere il tecnico, nella pazienza che deve avere la piazza e nei giocatori che non devono avere distrazioni. Il Pescara ha sicuramente le giuste caratteristiche per poter imporsi su ogni campo.

Pescara che ha cambiato molto rispetto alla passata stagione: secondo lei si è indebolito o rinforzato?

Non penso che, dopo tutte le cessioni fatte, il Pescara si sia rinforzato. In Serie B è difficile trovare qualità e ovviamente se ne perdi trovi maggiori problemi sulla strada futura. Ma la differenza in queste categorie, esclusa la Serie A dove il tasso tecnico è decisamente superiore alle altre, la fa la mentalità e la gestione del gruppo da parte del tecnico e della società.

Accetterebbeuna proposta da allenatore del Pescara, semmai dovesse arrivare in futuro, nonostante questa sia una piazza esigente e vogliosa di bel calcio dopo la cavalcata di Zeman?

Non avrei assolutamente problemi ad accettare tale offerta. Per com’è la piazza e per quelli che sono i ricordi della gente, che vuole un calcio spettacolare e divertente, sarebbe un’opportunità incredibile e bellissima; ma possiamo definirlo più un sogno che una possibile realtà.

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