Forte, il “giustiziere” di Baroni che aprì l’era Oddo

Forte, il “giustiziere” di Baroni che aprì l’era Oddo

Una storia particolare

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L’ironia del destino. E del calciomercato. Nel mondo del pallone esistono storie particolari, incroci davvero strani. L’ultimo di questi, in casa Pescara, ha un nome e ed un cognome precisi: Luca Forte. Arrivato a Pescara con Riccardo Fiamozzi, entrambi  svincolati dopo il fallimento del Varese, Luca Forte, classe ’94, è una seconda punta rapida e tecnica. Cresciuto nelle giovanili della Triestina, passato successivamente al Varese squadra nella quale ha giocato 46 partite realizzando 5 gol, Forte ha già una discreta esperienza pur essendo ancora giovanissimo.  Ecco chi è Luca Forte, l’uomo che cambiò il destino del Pescara 2014-15. E, probabilmente, anche quello del 2015-16. Senza un suo gol, infatti, forse oggi sulla panchina del Pescara ci sarebbe Zdenek Zeman. Ma andiamo con ordine.

Già nel gennaio scorso il Pescara era interessatissimo a lui, ma i lombardi all’epoca non abbassarono la richiesta di 800mila euro per il suo cartellino. E Repetto, che ci confidò settimane fa questo retroscena, fece marcia indietro. Questa estate il matrimonio si è consumato, per la felicità (tecnica, ma anche economica) del club biancazzurro.  Ma il giocatore aveva già lasciato un segno, anche se indirettamente, nella storia del Pescara.

Penultima giornata dello scorso campionato, il Pescara di Baroni è di scena sul campo del derelitto Varese. Lombardi già condannati (sul campo e nella stanza dei bottoni) ad un triste epilogo, abruzzesi in piena lotta per i playoff.  Uno strepitoso gol proprio di Forte in pieno recupero, decisivo per il successo dei lombardi ma ininfluente per la storia dei lombardi già retrocessi, condannò il Pescara, rese amaro il debutto tra i professionisti di Torreira e, soprattutto, cambio la storia del Delfino. Dopo quella sconfitta, infatti, Marco Baroni venne destituito dall’incarico a vantaggio di Massimo Oddo. Si chiuse un’era a Pescara e se ne inaugurò un’altra, con la cavalcata bellissima ai playoff chiusa con la beffa di Bologna (Pescara non promosso nonostante concluse l’appendice post regular season da imbattuto). Il cambio di panchina dovuto ad un gol di Forte oggi assume un altro significato. Il “giustiziere” di Baroni, colui che indirettamente incoronò Oddo a condottiero biancazzurro oggi è un giocatore del Pescara.  E se Zeman non è a Pescara ma a Lugano e Oddo, complice ovviamente il suo lavoro ai playoff, è sulla panchina del Delfino una piccola parte di merito è proprio di questo attaccante tascabile che nel prossimo triennio vuole scrivere, in prima persona questa volta, pagine importanti della storia calcistica pescarese…

IL TABELLINO DELLA PARTITA DELLA “SVOLTA”

VARESE 2 – PESCARA 1

VARESE (4-4-2): La Gorga, Fiamozzi, Luoni, Rossi M., De Vito, Culina (37’ st Truzzi), Capezzi, Barberis, Jakimovski (27’ st Dondoni); Forte, Miracoli (18’ st Capello). In panchina: Birighitti, Seitaj, Corti, Mancino, Rojas, Lores Varela. Allenatore: Bettinelli.

PESCARA (4-3-1-2): Fiorillo, Abecasis, Zuparic, Fornasier, Rossi A., Memushaj, Torreira (12’ st Politano), Selasi, Bjarnason (1’ st Pasquato); Melchiorri, Pettinari (34’ st Lazzari). In panchina: Aresti, Pucino, Venuti, Gessa, Salamon, Caprari. Allenatore: Baroni.

ARBITRO: Abisso di Palermo. RETI: 47’ pt Jakimovski, 27’ st Memushaj, 49’ st Forte. NOTE: giornata soleggiata, campo in ottime condizioni. Ammoniti De Vito, A. Rossi, Torreira, Dondoni e Politano. Angoli 6-6. Recupero: 2’; 4’.

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