Buon Pescara, ma il gol è tabù (0-0)

Buon Pescara, ma il gol è tabù (0-0)

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Il Pescara crea tanto ma non concretizza, lo 0-0 è una diretta conseguenza. All’esordio in campionato, tra le mura amiche dell’Adriatico contro il Trapani (3.786 spettatori), i biancazzurri di Baroni si rendono artefici di una buona prestazione, ma pagano le imprecisioni sotto rete – e molta sfortuna – e non strappano più di un punto ad un Trapani organizzato ma poco propositivo. Il debutto è avaro in termini di gol prodotti (rete annullata per fuorigioco a Maniero al 39’pt, la moviola chiarirà), ma la squadra è sembrata viva, coriacea ed organizzata. Esattamente come vuole il suo tecnico, il cui lavoro è già visibile. C’è ancora molto da fare, ma la partenza al di là del risultato a reti bianche è confortante. In attesa che dal mercato arrivino quei regali che Baroni chiede da tempo.

Non convocato Del Fabro, la cui avventura a Pescara è finita ancor prima di iniziare: a un mese dal suo arrivo, infatti, tornerà al mittente per essere ceduto al Leeds. Dettori c’è in panchina, ma anche per lui potrebbe richiudersi la valigia se – come sembra – a Pescara arriveranno sia Guana sia Memushaj. Niente prima giornata per l’infotunato Scrugli, che tornerà in prestito a L’Aquila, mentre Bjarnason spera fino alla fine di trovare spazio in A, sperando in un deja vu dello scorso anno. Il Pescara è dunque ancora un cantiere aperto, per usare una definizione cara a Baroni, ma da ora si fa sul serio. Ed i punti iniziano a contare, nonostante si sia solo al debutto.

Parte a ritmi alti il match, con Maniero al 6’ che ha l’occasionissima che non sfrutta, facendosi ipnotizzare da Marcone in uscita. Lo stesso capitano due minuti dopo prova la girata al volo su assist al bacio di Pucino, ma la prodezza balistica non si concretizza. Poi è la volta di Caprari, che con un tiro a giro alla Del Piero sfiora il bersaglio grosso. E’ il Pescara a prendere subito in mano le operazioni, facendo vedere un piglio sconosciuto negli ultimi due anni ed anche buoni doti tecniche e di palleggio. In avvio i siciliani recitano il ruolo della comparsa, ma il Delfino non deve forzare troppo per evitare di trovarsi senza benzina nel secondo tempo, essendo la prima in campionato e la condizione non può essere di certo quella ottimale. Nel Pescara non si avvisa l’assenza dell’intensità nelle due fasi di gioco garantita sette giorni fa da Lazzari, oggi assente poiché appiedato dal Giudice Sportivo. Le premesse di gara appaiono ottime per la squadra di Baroni. Con il passare dei minuti il Trapani sembra destarsi dal torpore, con Mancosu che prova la zampata velenosa al 17’, senza fortuna.

E’ solo un fuoco di paglia, però, il Pescara torna in possesso del match e Terlizzi deve compiere un perfetto intervento difensivo al 19’ per sbarrare la strada a Caprari. Il Pescara torna padrone del campo e del gioco, ma senza riuscire a sfruttare la superiorità nel possesso palla. Il predominio territoriale non porta ad altre ghiotte occasioni, ma il Trapani fatica comunque ad uscire dal proprio guscio. Al 39’ Maniero trova con un preciso colpo la via della rete, ma la posizione è viziata da fuorigioco e la prodezza è vanificata dalla segnalazione del signor Bolano. Alla moviola il responso sulla bontà o meno della decisone. Al 44’ una manovra corale del Pescara si infrange ancora sul muro trapanese chiamato Marcone, che poi si ripete una manciata di secondo dopo su un tiro insidioso di Bjarnason. Il punteggio non cambia, le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di parità a reti bianche, punteggio troppo avaro nei confronti dei biancazzurri che rischiano la beffa allo scadere di primo tempo. Sarebbe stata una punizione onestamente troppo severa.

Ad inizio ripresa, lo spartito del match sembra ricalcare quello dei primi 45 minuti di giuoco. Al 4’, Bjarnason si ritrova a tu per tu con Marcone, ma da posizione defilata non riesce a superare l’estremo ospite. La manovra biancazzurra è piacevole e ben organizzata, ma il gol resta un tabù. Decide di coprirsi Boscaglia, inserendo un centrocampista (Aramu) per una punta (Abate): l’intento chiaro è quello di intasare gli spazi e cercare la superiorità numerica in mezzo al campo. La mossa sortisce subito i primi effetti, il Pescara mantiene il bandolo della matassa in mano ma non riesce a sbrogliarla, portandosi in vantaggio.

Un esausto Caprari lascia il posto a Melchiorri al 25’, ma l’ex Roma non è il solo in deficit di ossigeno. I biancazzurri, fisiologicamente, scendono di intensità nella loro manovra, pagando dazio allo sforzo fisico prodotto nei primi 60’, ed il Trapani alza il proprio baricentro. Al 30’, sembra potersi sfatare il tabù del gol: in casa Pescara Maniero reclama un rigore, sullo sviluppo dell’azione Melchiorri prova a beffare Marcone con un pallonetto, ma la palla sfila fuori di pochissimo. Subito dopo, Melchiorri con un siluro dalla lunga distanza chiama il portoiere ospite al super intervento in corner (32’). La maledizione del gol continua e si palesa interamente al 37’, quando in tre mancano la deviazione vincente davanti a Marcone quando la palla sembrava dover essere solo spinta in rete.
Al 40′ Baroni si gioca la carta Sowe, che si piazza nel medesimo luogo di competenza del suo predecessore, Politano, vale a dire sul fronte destro d’attacco. Il colored appena entrato avrebbe una grandissima chance subito, ma Lo Bue con un grande intervento sventa la minaccia. Il Pescara vive di fiammate nelle battute finali, non volendosi accontentare del pari che sicuramente gli va stretto. C’è spazio anche per Zampano che rileva Grillo al 43′, ma il destino del match sembra ormai scritto quando nel recupero Maniero non riesce ad avvantaggiarsi di un pasticcio difensivo della retroguardia avversaria. Al 49′, una carambola in area siciliana illude il pubblico, ma la palla non entra. Il punteggio non cambia, Pescara e Trapani chiudono a reti inviolate il proprio esordio in campionato.

Pescara – Trapani 0-0
Pescara:
Fiorillo, Pucino, Cosic, Zuparic, Grillo (43’st Zampano), Nielsen, Appelt Pires, Bjarnason, Caprari (26’ st Melchiorri), Maniero, Politano (40’st Sowe). All. Baroni
Trapani: Marcone, Lo Bue, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato, Basso (46′ st Falco), Barillà, Ciaramitaro (35’st Feola), Scozzarella, Abate (7’ Aramu), Mancosu. All. Boscaglia
Arbitro: sig. Chiffi di Padova, coadiuvato dagli assistenti Bolano Bottegoni (IV Uomo: sig. Marini di Roma)
Ammoniti: Lo Bue, Aramu (T), Nielsen, Maniero, Politano (P)

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