Baroni: “In casa un po’ di pressione psicologica la sentiamo”

Baroni: “In casa un po’ di pressione psicologica la sentiamo”

Torna a parlare Marco Baroni dopo il pari interno conquistato all’ultimo assalto contro il Cittadella. La sfida ai veneti è stato un piccolo compendio della stagione biancazzurra. Ha palesato, cioè, pregi e difetti già noti

423
0
SHARE

Squadra arrembante e coraggiosa per quasi 1/4 di gara, timida ed in preda a paure per la restante parte. La mancanza di concretezza nel momento migliore – quello iniziale – ha prestato il fianco agli avversari. Dopo il gol di Stanco le ormai note problematiche alle quali non ancora si pone rimedio. Il gol di Bjarnason quando già scorrevano i titoli di coda sul match consegna ai biancazzurri un punto che fa morale più che classifica. Ma la rotta deve essere corretta.

La prossima sfida, quella di Latina, sulla carta è abbordabile, ma Marco Baroni non vuole cali di concentrazione ed attenzione. Il suo Pescara “formato trasferta” è chiamato, ancora una volta, a recuperare lontano dall’Abruzzo ciò che lascia in casa. Il tecnico in conferenza stampa analizza tutti i temi di casa Pescara.

“La partita con il Cittadella bene fino al loro gol, molto bene, poi al loro primo affondo più di un errore nostro e siamoandati sotto. Abbiamo rivisto la gara, siamo sempre stati padroni del gioco ma poco concreti. I numeri della gara, a partire dai passaggi utili, sono ampiamente dalla nostra parte. In casa un po’ di pressione psicologica l’abbiamo. Dobbiamosbloccarla”, dichiara Baroni. “Credo però che alla fine raccoglieremo. Siamo partiti con 14 giocatori di 12 nazionalità diverse, in un anno e mezzo il Pescara ha schierato 65 calcaiatori: sono cose che sapete e non devo aggiungere altro, ci portiamo dietro la partenza difficile con pochi punti.  Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, pareggiare al 95′ significa averci creduto fino alla fine. Melchiorri?  A Trapani partita straordinaria,  poi non è stato bene.
Con il Cittadella non ha fatto gara stratosferica,  ma ha preso un palo e ha fatto buone giocate. Deve stare solo tranquillo e lavorare, è una piccola flessione anche fisiologica. Pettinari l’ho visto bene, ho visto già cose interessanti nonostante soli 4 giorni di Pescara.  Gli altri però non sono fuori. Cambiare modulo? In questo momento no, con i numeri che abbiamo sarebbe una follia. Con il 4-4-2 abbiamo trovato equilibri,  anche Bjarnason sta crescendo. Brugman? È un fatto di condizione e di misure da ritrovare. Voglio recuperarlo nel migliore dei modi, ora è più o meno al 70%. Giocherà sabato? Valutiamo per Latina, sia lui che Bruno e Selasi. Pasquato? La squadra deve capire che chi entra è anche più importante di chi parte titolare”.

Il Pescara guarda al futuro: in prova Alessio Magni, centrocampista classe 1994 ex Guidonia, secondo quanto appreso da ps24.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY