Lettera di un tifoso: Maniero, “mercenario” o no?

Lettera di un tifoso: Maniero, “mercenario” o no?

Il "caso" dell'anno in casa Pescara che spacca la tifoseria

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Maniero – Pescara: si è scritto di tutto sul “caso”. A PescaraSport24 è arrivata da parte di William Gelsumino una lettera che a 24 h dal match pubblichiamo integralmente.

Nel giro di pochissimi giorni, durante l’ultimo intenso mercato di gennaio, il Pescara ha ceduto Maniero al Catania.

In quei giorni si sono rincorse voci, conferme, smentite e controsmentite, fino all’inevitabile cessione del calciatore.

Ma era davvero “inevitabile” questa cessione? E soprattutto, qual è la verità? Voleva o “doveva” essere ceduto?

Probabilmente non lo sapremo mai, anche se moltissimi si sono lasciati convincere (ma sarebbe meglio dire forse fuorviare) dal famoso video fatto dal calciatore negli istanti successivi all’ufficialità.

Sta di fatto che ora Maniero è un calciatore rossoazzurro e che domenica tornerà per la prima volta all’Adriatico da avversario.

Giocatore preso come giovane promettente che, dopo un anno di gavetta, sarebbe diventato titolare nel famoso anno zemaniano dei record… se non ci fosse stata la famosa trasferta di Verona nella quale giocò titolare (grazie anche ad una curiosa circostanza) ed esplose Ciro Immobile.

Lui riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio ed a segnare alcune reti, tra cui l’importantissima rete della vittoria contro la Nocerina che ha garantito al Pescara di portarsi a casa la coppa “Ali della Vittoria”.

Ritenuto non idoneo da Stroppa nell’anno della serie A e mandato via insieme a Sansovini (rimpiazzati da Abbruscato e Jonathas) e dopo un anno con più bassi che alti a Terni, torna a Pescara, inizialmente come riserva di Sforzini. Ma Pasquale Marino gli ritaglia un ruolo importante che lo porta a diventare capocannoniere di squadra in una annata avara di gioie per i biancazzurri.

Presa finalmente coscienza delle sue doti tecniche, il giocatore, da sempre uomo spogliatoio, con Marco Baroni diventa anche capitano del Pescara e riesce a trovare una intesa quasi perfetta col suo compagno di reparto Melchiorri, tanto da siglare in coppia 21 gol sui 35 totali di squadra (il 60%) in un intero girone.

Proprio in questa stagione io stesso mi ricredo molto su di lui. Non l’ho mai visto come il giocatore in grado di fare la differenza e neanche l’ho messo sempre nelle mie formazioni titolari, ma negli ultimi 6 mesi del 2014 aveva trovato la giusta alchimia con Melchiorri, tanto da divertarne la spalla ideale.

Poi arriva gennaio ed il resto è storia recente.

Tornando però alla nebulosa vicenda della sua cessione, negli ultimi 6 mesi il giocatore più di una volta aveva chiesto il rinnovo di contratto alla società, fin dal suo gol qualificazione contro il Chievo in Coppa Italia ad agosto.

Ma la società aveva sempre nicchiato, convinta forse che il calciatore non potesse ripetere l’exploit della stagione scorsa e che quindi potesse arrivare a decidere la sua sorte negli ultimi giorni di giugno, come successo già in passato con altri giocatori, quali Zanon, Togni o Balzano.

Ma il Catania non è rimasto a guardare ed a 6 mesi dalla scadenza contrattuale ha provato ad accaparrarsi quello che a quel momento era il capocannoniere della serie B, offrendo al calciatore un contratto “faraonico” per le cifre della serie B.

La società, non potendo competere con certe cifre, ha giustamente accettato la proposta degli etnei.

“Fin qui niente di strano”, si potrebbe dire, “Normale operazione di mercato nella quale ci hanno guadagnato in tre: chi acquista il capocannoniere a cifre molto basse, chi vende un giocatore in scadenza di contratto ricavando una plusvalenza, il calciatore stesso che vede lievitare il proprio ingaggio”.

Ma è proprio questo ultimo aspetto che scatena le ire di diversi tifosi, i quali accusano Maniero di essere un “mercenario” e poco attaccato alla maglia.

Sinceramente non mi pare giusto biasimare un calciatore che già da 5 mesi diceva di non sentire la fiducia della società, che aveva reclamato un rinnovo di contratto a gran voce in tempi non sospetti (differentemente da come fanno molti che chiedono aumenti o rinnovi dopo appena qualche rete), che ha visto non rinnovare contratti (da parte della stessa società) ad alcuni tra i suoi ex capitani e che giustamente vacilla di fronte a quello che potrebbe essere il contratto più importante della sua carriera.

In questa situazione non ci vedo della malafede dall’una o dall’altra parte, ma solo molto pressapochismo e sufficienza da parte della società, che avrebbe potuto tranquillamente rinnovare a cifre esigue in estate il contratto ad un calciatore che tanto ha dato e tanto ha vissuto per e con il Pescara.

Ma si sa che purtroppo nel mondo in generale, ma soprattutto nel calcio, molto spesso la riconoscenza non c’è ed impera il cinismo (soprattutto tra gli addetti ai lavori) e quindi, in nome delle esigenze di bilancio: “Ciao Maniero, grazie per i milioni incassati con la rete contro la Nocerina ed… avanti il prossimo!”

E pazienza se il mister dopo aver faticosamente e fortunosamente trovato una quadratura in attacco stia ora rifacendo tutto da capo…

Concludo augurando buona fortuna a “Pippo” per la sua carriera (a parte domani), perché ha sempre dimostrato in campo di dare il massimo per la maglia biancazzurra!

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