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Nato a San Benedetto del Tronto e consacratosi a Pescara: Ottavio Palladini è “l’anti Ascoli” per eccellenza.

Cresce nel vivaio della Sambenedettese e agli inizi degli anni ’90 comincia a giocare titolare nella squadra della sua città. Grazie anche al suo contributo i rossoblù tornano dopo un solo anno in serie C1 è il 1991 e il Pescara lo acquista e lo fa esordire in Serie A nella negativa stagione 1992-1993 dove disputa 26 gare e realizza 2 reti. Dal 1992 al 2004 (con una parentesi dal 1998 al 2000 quando gioca con il Vicenza, anche in serie A ) indossa la maglia del Pescara, ne diventa capitano e tra i calciatori con più presenze in campionato del club.

In vista di Ascoli – Pescara, Ottavio Palladini ha rilasciato un’intervista esclusiva a PecaraSport24.

Ascoli e Pescara: due squadre che hanno significati diversi per lei. Che ricordi ha di Pescara e cosa avrebbe cambiato nella sua esperienza biancazzurra?

Ho ricordi bellissimi del mio periodo a Pescara, una grande squadra con tifosi caldi e sempre vicini. Della mia esperienza cambierei soltanto il mio addio, avvenuto in un momento molto delicato per la società, retrocessa in Serie C e duramente contestata.

Passando ai tempi moderni, dopo i playoff sfortunati la rosa di mister Oddo è cambiata molto. Secondo lei dove può arrivare questa squadra?

Il Pescara di quest’anno è una compagine molto giovane: basti pensare al centrocampo che sta giocando ultimamente. Credo che possa arrivare molto lontano, anche perché il lavoro che sta facendo Oddo è di ottima fattura: da ex pescarese mi auguro che possa arrivare più in alto possibile. E’ normale che, però, il campionato di Serie B riservi molte sorprese e che giovani talenti escano alla ribalta.

Domenica sera, come posticipo della settima giornata del campionato di Serie B, andrà in scena una partita tra due società rivali come Ascoli e Pescara. Chi pensa possa essere la favorita?

Sono partite sentite e spesso equilibrate. Ovviamente mi auguro che il Pescara possa vincere, anche vedendo gli organici credo sia senza dubbio la favorita ma, ripeto, in questi incontri può succedere davvero di tutto.

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