Pari in extremis, inizio fortunato per Cosmi (AVE – PES 1:1)

Pari in extremis, inizio fortunato per Cosmi (AVE – PES 1:1)

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Una rete di Caprari al 46’st consente che l’avventura di Serse Cosmi sulla panchina del Pescara incominci nel migliore dei modi, con il primo punto della sua gestione che coincide con il primo punto del Pescara totalizzato nel 2014. Su un terreno ai limiti della praticailità, l’Avellino con una rete al 29’st di Fabbro dagli sviluppi del corner stava per portare a casa l’intera posta in palio e condannare i biancazzurri, oggi in rosso, al settimo KO consecutivo. Così non è stato ed in una partita di rara bruttezza e condizionata davvero dal campo pesante, la dea Bendata sorride al Delfino che ora rincomincia a macinare punti. 

Non potevano esseci grossi effetti della cura Cosmi dopo appena 5 giorni dal suo sbarco in Abruzzo, ma anche al Partenio il Delfino ha confermato che c’è moltissimo da lavorare. Ora nel match con il Cesena i tre punti diventano un imperativo categorico. 

Presente ad assistere al match il noto conduttore rai Gigi Marzullo.

La gara. Cosmi, dato il campo pesantissimo ai limiti della regolarità, opta in avanti per il tandem di corazzieri Sforzini (all’esordio dal 1’) e Maniero, con Pelizzoli preferito a Belardi tra i pali e Rizzo a Nielsen in mediana. Come da previsione, Ragusa agisce da esterno sinistro a centrocampo. Nell’Avellino, Rastelli opta per Ciano a sostegno di Galabinov e Castaldo.

Si capisce subito che sarà battaglia, i contrasti sin dai primi minuti sono resi ancor più duri dal terreno pesante che agevola le mischie e la lotta nel pantano del Partenio. Al 13’, prima vera insidia del match con un colpo di testa di Arini che impatta il legno esterno della porta di Pelizzoli, ma il portiere biancazzurro era comunque sulla traiettoria.  Due minuti dopo, il Pescara reclama un rigore che dal vivo sembrava esserci per fallo su Bovo, ma il contatto non è stato sanzionato (la moviola chiarisce che il contatto era comunque fuori area). Al 18’, il pericolo per il Delfino arriva ancora dalle palle aeree, ma lo stacco di castaldo dagli sviluppi di un corner battuto dal lato sinistro non ha buona precisione e termina fuori. Al 21’, lo stesso castaldo reclama il penalty per un contatto con schiavi a due passi da Pelizzoli, per Ciampi non vi sono gli estremi per la massima assegnazione. Al 27’, Galabinov ha la palla buona per trafiggere Pelizzoli, ma il suo tiro ravvicinato è debole e si spenge tra le braccia del portiere ospite. Il match non ha spunti particolari, la leggera prevalenza biancoverde non si tramuta in occasioni da rete clamorose. Al 33’, Galabinov in ripartenza conclude la sua azione con un bolide da fuori aerea che però termina alto sopra la traversa. Non accade altro degno di nota, un brutto primo tempo si conclude sul punteggio di 0-0.

Al rientro delle squadre in campo, l’unica novità è nell’Avellino con Fabbro per Peccarisi.  Parte con veemenza il team irpino, ma il campo sempre più pesante per il nubifragio in corso su Avellino non agevola il gioco offensivo. Al 5’, Nielsen rileva Rizzo e torna ad “assaggiare” il campo dopo una lunga assenza. Il copione tattico del match, fortemente condizionato dal terreno di gioco sempre più pesante, non è molto dissimile da quello del primo tempo. Al 11’, Pelizzoli si distende per devi are in corner un diagonale di Camillo Ciano (senza esiti il calcio d’angolo). Un minuto dopo, Bocchetti quasi rischia il clamoroso autogol per deviare un cross da sinistra che aveva danzato pericolosamente davanti a Pelizzoli senza trovare nessun Lupo Irpino pronto alla deviazione. Il Pescara non ancora riesce a creare insidie, ma tornare imbattuti dal Partenio dopo 6 KO consecutivi significherebbe tornare a muovere la classifica ed incominciare con il nuovo tecnico un cammino con il segno positivo. Al 16’ ci prova da fuori Bittante, ma Pelizzoli fa buona guardia e blocca. Al 19’, Maniero lascia il campo in favore di Caprari. Al 24’, Sforzini su uno spiovente di Brugman da sinistra arriva in ritardo di un soffio per l’impatto aereo. Sul ribaltamento di fronte, il team di casa ha due buone occasioni che però non sfrutta a dovere. Al 29’, Avellino in vantaggio: Fabbro, che ad inizio ripresa ha rilevato Peccarisi, dagli sviluppi di un corner anticipa tutti sul primo palo e di testa buca la rete. Corre subito ai ripari Cosmi inserendo una punta, Cutolo, per un mediano, Bovo. Al 33’, è centrale una punizione di Galabinov e Pelizzoli blocca senza patemi. Al 37′, amminto il diffidato Ragusa. Il PEscara non riesce a reagire, l’Avellino cerca addirittura il colpo di grazia ma non trova la via della rete, sia per imprecisione dei suoi attaccanti sia per l’opposizione dei biancazzurri che sembrano almeno metterci un pò di ardore. Allo scadere, Ragusa chiama Terracciano alla respinta, un minuto prima che Caprari si agevola di una palla vagante e buca la porta avversaria. E’ 1-1.  Il punteggio non cambia: ad Avellino non si consuma il settimo KO del Pescara, ma il primo punto del 2014. 

Avellino – Pescara 1-1

Marcatori: 29’st Fabbro (A), 46’st Caprari (P)

Avellino: Terracciano, Pisacane, Peccarisi (1’st Fabbro), Izzo, Arini, Bittante, Schiavon, Ciano (34’ st D’Angelo), Millesi, Castaldo (44’st Soncin), Galabinov. All. Rastelli

Pescara: Pelizzoli, Zuparic, Schiavi, Bocchetti, Salviato, Rizzo (5’ st Nielsen), Brugman, Bovo (31’st Cutolo), Ragusa, Maniero (19’st Caprari), Sforzini. All. Cosmi

Arbitro: sig. Ciampi di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Ciarrocchi e di Iorio (IV Uomo: sig. Ghersini di Genova).

Ammoniti: Sforzini, Ragusa (P), Arini (A)

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